Utenza
L’utenza frequentante i C.S.R.E. è costituita da soggetti con età superiore ai 14 anni presentanti menomazioni psichiche a cui possono associarsi, separatamente o congiuntamente, disfunzioni fisiche, sensoriali e turbe del comportamento.
Va evidenziato che due sono le variabili qualitative rilevanti, riguardanti l’utenza, al fine di un’adeguata calibratura degli interventi anche nella prospettiva di medio termine: l’invecchiamento e la gravità.
Per quanto riguarda l’invecchiamento si fa riferimento non solo all’età anagrafica, ma si considera anche il decadimento psicofisico dei soggetti considerati, tipico delle persone anziane, associato ad un restringimento del grado di autonomia che viene anticipato a causa di condizioni originarie già compromesse.
La scienza medica ha compiuto progressi fino a poco tempo fa impensabili, consentendo, anche alle persone con menomazioni, di veder accrescere l’aspettativa di vita oltre ogni precedente limite.
Se tale risultato va accolto con soddisfazione, si deve altresì considerare che in un futuro prossimo, buona parte dell’utenza dei Centri avrà potenzialità, interessi e bisogni sempre più assimilabili a quelli delle persone anziane. Da ciò deriva la necessità di rivedere, sin da ora, almeno sul piano programmatico, la qualità delle proposte di esperienze educative presso i servizi.
Lo stato di “gravità”, ancorché ben definito nel testo della L.R. 33/88, fa riferimento non tanto alla disagiata situazione psicofisica del soggetto disabile, ma al necessario impegno, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, di risorse operative necessariamente impegnate per soddisfare in modo adeguato i complessi bisogni degli assistiti.
Tra gli ospiti si segnalano altresì soggetti che, a causa di sindromi congenite, o per la degenerazione del quadro neurologico, o per eventi collegati a situazioni relazionali negative intrattenute con il contesto sociale di riferimento, manifestano comportamenti abnormi di difficile soluzione e contenimento. E’ evidente che tali categorie di utenti necessitano di interventi mirati che non possono essere garantiti nell’ambito di contesti di assistenza generica.
Contestualmente all’avanzare dell’età dei soggetti accolti presso le strutture CAMPP, corrisponde l’invecchiamento dei familiari e quindi l’insorgere di sempre più frequenti domande di aiuto, da parte di questi ultimi, per l’accudimento del proprio congiunto con disabilità. Tali richieste riguardano non solo forme diversificate di intervento ma anche i servizi sia temporanei (così detti di “sollievo”), che definitivi, a carattere residenziale.
In considerazione di tali osservazioni, nel corso del 2013, è stato attivato un gruppo di studio che ha visto l’adesione di diversi operatori dei vari Servizi dell’Ente e che si è impegnato sull’analisi e lo studio della tematica del disabile anziano.
Le nuove ammissioni riguardano soggetti che, provenienti da precedente esperienza di inserimento scolastico, presentano aspettative che non possono essere agevolmente soddisfatte nell’ambito delle attività proposte per la generalità degli utenti dei C.S.R.E.
A tali specifiche esigenze, peraltro in continua evoluzione, il CAMPP risponde con servizi aggiornati e progetti:
- i CSRE “Nuove opportunità” di San Giorgio di Nogaro e Teor che propongono attività ad alta valenza socializzante e di preparazione ad un successivo percorso di inserimento lavorativo (cura del verde pubblico, collaborazione con biblioteche pubbliche per la ricopertinatura di libri, collaborazione con aziende agricole locali per lo svolgimento di esperienze formative, ecc.);
- il CSRE “Meridiano 35 ovest” di Teor che attua programmi rivolti a soggetti giovani, ovvero con età entro i 35 anni;
- il CSRE “Le Primizie” di Cervignano che realizza un programma centrato su attività formativa collegata al settore dell’orticoltura e, dal 2010, anche dell’apicoltura;
- il CSRE “I Camminatori” di Cervignano che persegue lo sviluppo delle potenzialità degli utenti attraverso un’esperienza di esplorazione del territorio, collegando ad essa attività formative collaterali;
- il “Modulo Osservazione” (attivo dal 2010 fino al 2014) - Progetto Sperimentale rivolto ad utenti provenienti dalla scuola o da successive concluse esperienze, con età compresa tra i 16 ai 25 anni, e per i quali non è ipotizzabile un immediato ingresso nei tradizionali Servizi dell’Ente.
Prevede una forma di orientamento individualizzato sviluppato sull’arco di un anno e la conclusione del percorso con destinazione verso uno dei Servizi offerti dal CAMPP. In questo periodo gli utenti sperimenteranno una varietà di proposte operative tale da rendere evidenti motivazioni, inclinazioni e aspettative, all'interno di un quadro realistico delle proprie potenzialità, attraverso il frequente rapporto con gli altri Servizi dell'Ente.
I Servizi, nell’ambito delle attività realizzate in favore dell’utenza, perseguono i seguenti obiettivi:
- Delineare progettualità di interventi al cui centro è posta la persona disabile.
- Assicurare una gamma di interventi di carattere educativo, sociale, assistenziale, sanitario, riabilitativo che tenga conto di ogni aspetto del benessere della persona.
- Proporre attività che assicurino l’acquisizione, il mantenimento, il potenziamento di abilità di autonomia (nella gestione della propria persona, nella fruizione dello spazio esistenziale).
- Creare un clima sociale orientato al benessere di ciascun soggetto.
- Predisporre attività di carattere pratico privilegiando l’incremento delle capacità manuali di ciascun soggetto.
- Mantenere e sviluppare stretti collegamenti con le famiglie dei soggetti seguiti.
- Produrre situazioni di scambio con la realtà sociale circostante promuovendo, presso l’opinione pubblica, iniziative di conoscenza del Centro, delle condizioni delle persone disabili e delle soluzioni per il superamento di ogni situazione di emarginazione.
Complessivamente il conseguimento di tali obiettivi mira a:
- rivalutare la persona disabile attraverso lo sviluppo delle sue potenzialità psicofisiche;
- favorire l’acquisizione di abilità aggiuntive;
- mantenere l’attenzione verso l’intera persona ancorché portatrice di disabilità;
- favorire l’accrescimento dell’autostima e quindi il riconoscimento del soggetto nel contesto di appartenenza.
Ciascun Centro propone attività che tengono conto dei progetti di vita riguardanti il singolo utente e dei conseguenti piani individualizzati predisposti dagli operatori e verificati con sistematicità.
Tali percorsi educativi vengono concordati con le famiglie degli utenti promuovendo una reale partecipazione di queste ultime alle proposte del Centro.
Particolare attenzione viene riservata alla progettazione e realizzazione di ogni forma di azione per il miglioramento degli interventi.